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COMUNICATO STAMPA  n. 0850

 
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Infrastrutture viarie: il dibattito in Aula (2)

Gli interventi dei consiglieri Irene Galletti (M5S), Anna Paris (Pd), Alessandro Capecchi (FdI), Vincenzo Ceccarelli (Pd), Marco Landi (Lega)

 

di Paola Scuffi, 28 luglio 2021

 

“Sono a rendere esplicito il disagio di ogni giorno sulle strade toscane, perché non si è fatta una  programmazione che ha seguito i flussi, e che oggi vede la Regione e gli Enti locali coinvolti incapaci a far fronte alla situazione”. Così Irene Galletti (M5S), che non si è detta fiduciosa nella soluzione della Società in house, ma che ha sottolineato quanto siano importanti  progettazione e specialisti che si occupino delle varie arterie. E alla Toscana che ha bisogno di avere una strada nel più breve tempo possibile, secondo la consigliera, non possiamo che rispondere richiamando l’intervento del Governo, anche per trovare le risorse necessarie.
“Non sono un tecnico, ma la Società in house può essere una via d’uscita”, ha affermato Anna Paris (Pd), intervenendo nel dibattito “più come utente che come consigliere” e quindi portando all’attenzione dell’Aula le criticità della Siena-Grosseto e della Firenze-Siena, chiedendo di “incalzare Anas sul lotto 4 e di insistere per far partire i lavori e quindi raggiungere Grosseto in tempi utili”.
 
Di “rete infrastrutturale oggettivamente in difficoltà, su cui si percepisce l’impegno dell’assessore e del presidente, nel trovare anche gli interlocutori” ha parlato Alessandro Capecchi (FdI), sottolineando come i tempi di percorrenza incidano sulle scelte, così come il volume di traffico va a impattare sulla sicurezza. “Sulla Società in house aleggia la scelta del pedaggio e questo sarà un ragionamento da affrontare”, ha affermato il consigliere, che ha anche affrontato il tema della manutenzione stradale, invitando ad una sorta di “Piano  Marshall delle infrastrutture”, accanto ad uno sforzo sul fronte di una comunicazione capillare per gli utenti, un servizio in grado di dire minuto per minuto ciò che accade.
 
Vincenzo Ceccarelli(Pd), invitando ad essere consapevoli che le strade hanno ben cinque gestori: Comuni, Province, Regione, Anas e Società autostrade, ha quindi affermato che con il passaggio alla Regione – nel 2001 con la Bassanini – sono stati investiti 240 milioni per la manutenzione; 50 milioni in sicurezza stradale; 1200 milioni per nuovi investimenti. Sul fronte della Fi-Pi-Li Ceccarelli ha ricordato l’analisi puntuale sul flusso del traffico, accanto al recupero di 5,5 milioni dagli autovelox. “Non so su quali risorse potremo contare in futuro e quale possa essere l’esito della Società in house – ha concluso – ma auspico possa essere una modalità di gestione migliore, alla Regione potrebbe servire una società di progettazione”. 
 
“Vorrei capire quale sia la strategia e l’azione concreta della Regione Toscana sulla Fi-Pi-Li, strada che ancora oggi non possiamo definire superstrada da paese civile e che invece il Governatore Enrico Rossi voleva trasformare in fiore all’occhiello”, ha affermato Marco Landi (Lega), ribadendo che la rete stradale regionale deve avere una prospettiva. Da qui la conclusione con una domanda: quando finiranno i lavori e quali saranno i costi? Per affermare che le previsioni sulla carta non coincidono mai con i costi e i tempi effettivi di realizzazione. “La Rampa di via Quagliarino fa capire che sopra la rampa la Regione campa – ha sottolineato il consigliere – e al di fuori di quel caso specifico chissà che fine fa”.
 
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