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Comunicati stampa gruppi politici

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MoVimento 5 stelle
comunicato n. 604 del 3 novembre 2024

 
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Silvia Noferi (M5S): "Il 4 novembre per Firenze è il ricordo dell’alluvione del 1966, una ricorrenza che alla luce del cambiamento climatico dovrebbe spingerci a fare di più"

"Il 4 novembre per Firenze è il ricordo dell’alluvione del 1966, una ricorrenza che alla luce del cambiamento climatico dovrebbe spingerci a fare di più"


Abbiamo visto di cosa è capace la forza della natura a Valencia ma anche in Toscana e in Emilia Romagna flagellate ripetutamente da alluvioni negli ultimi due anni.

 

Le cause sono molteplici, sicuramente complici una cattiva gestione del territorio (l’eccessivo consumo di suolo, i tagli indiscriminati di foreste) e l’inquinamento atmosferico causato da combustibili fossili ed emissioni industriali di vario tipo.

 

Eppure gran parte della politica, a cominciare da chi ci governa, non sembra capire né le cause né i rimedi.

 

In commissione d’inchiesta sull’alluvione del 2 novembre 2023 in Toscana, che ha interessato soprattutto il reticolo minore, ho avuto modo di poter fare domande specifiche agli ingegneri del Genio Civile sul fiume Arno, il principale fiume della regione, che da secoli è stato motivo di preoccupazione per i fiorentini.

 

È stato spiegato che per mettere in sicurezza la città di Firenze dopo il 1966 venne fatto uno studio che prevedeva vari interventi, alcuni nel corso degli anni sono stati abbandonati perché si è visto che non servivano; è rimasto il progetto di realizzare degli invasi a monte di Firenze che riuscissero a rallentare l’ondata di piena soprattutto nell’ostacolo principale rappresentato da Ponte Vecchio: il ponte che non può sopportare una piena superiore a 3000 metri cubi al secondo.

 

Per far questo è necessario innalzare il livello della diga di Levane, il cui progetto è stato approvato dal Ministero delle Infrastrutture tramite un iter che ha impiegato sei anni che adesso è fermo presso il Ministero dell’Ambiente, Commissione VIA, in valutazione da un anno, e finire le cinque casse di espansione che in totale permetterebbero di contenere il volume di circa 60 milioni cubi di acqua (di per sé comunque insufficiente visto che un’alluvione duecentennale potrebbe arrivare fino a 100 milioni di metri cubi di acqua).

 

La Protezione Civile Regionale sta provvedendo ad istruire i Sindaci di nuova elezione su cosa fare in caso di una emergenza ma mi chiedo se non fosse il caso anche di studiare un piano di informazione generalizzato per tutti i cittadini a cominciare dalle scuole, visto che spesso l’ignoranza di accorgimenti banali, come non andare a prendere l’auto in garage, potrebbe salvare la vita a molte persone che non immaginano la velocità con cui si realizzano certi eventi calamitosi.

 

La Regione Toscana ha fatto la sua parte ma le zone colpite dall’alluvione del 2023 attendono le risorse dal Governo e Firenze attende la Commissione VIA per l’intervento principale della sua messa in sicurezza. 

 

Visto il ripetersi sempre più ravvicinato di alluvioni forse sarebbe necessaria una risposta concreta e veloce da parte del Governo Meloni.

 

 

Firenze, 4 novembre 2024

 

Silvia Noferi

Consigliera della Regione Toscana

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