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Commissione istituzionale politiche europee e affari internazionali

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COMUNICATO STAMPA  n. 1420

 
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Europa: il punto sul progetto 26

Audizione sulla cooperazione nel Mediterraneo, Medio Oriente e Africa sub sahariana. La vicepresidente Monica Barni ha riferito anche sul Meeting dei diritti umani 2016

 

3 ottobre 2016

 

Firenze – Un’audizione per avere il quadro aggiornato sul progetto regionale 26, che si occupa di attività e cooperazione internazionale nel Mediterraneo, Medio Oriente e Africa sub sahariana. E’ quella che si è svolta questa mattina in commissione Politiche europee e Affari internazionali, presieduta da Tommaso Fattori (Sì – Toscana a Sinistra). Sono stati ascoltati i responsabili del settore della Giunta regionale e la vicepresidente Monica Barni, la quale ha anche effettuato una comunicazione sul prossimo Meeting dei diritti umani a Firenze, giunto alla ventesima edizione.
Il progetto regionale di sviluppo 26, ha detto la responsabile Maria Dina Tozzi, prevede azioni mirate, da parte della Toscana, nel campo del decentramento, dello sviluppo economico locale, della sanità e salute, del turismo. Con il mutare del contesto internazionale, l’attenzione nell’ambito della cooperazione internazionale è stata puntata maggiormente sul Mediterraneo, il Medio Oriente e l’Africa sub sahariana. L’obiettivo, è stato spiegato, è quello di rafforzare la presenza ormai pluriennale in Tunisia, dove la Toscana lavora sul decentramento e il sostegno alle istituzioni locali. Inoltre la Toscana è attiva da anni in Libano su temi che riguardano l’assistenza socio-sanitaria, e in Palestina e Israele, per favorire il dialogo fra gli enti locali. Particolare attenzione è stata dedicata al co-sviluppo in modo da coinvolgere il più possibile le popolazioni locali. In Africa, la Toscana è coinvolta nei progetti europei in Burkina Faso e in Senegal, anche in questo caso per aiutare il decentramento “considerato presupposto per lo sviluppo economico”. La nota dolente è rappresentata dai finanziamenti, che hanno subito tagli drastici. Si è passati dai 3 milioni e mezzo di fondi regionali del 2010 ai 2 milioni negli anni dal 2011 al 2014. Il 2015 ha poi visto zero stanziamenti, mentre il 2016 ha potuto usufruire solo di 200 mila euro, aumentati poi a 1 milione con l’ultima variazione di bilancio.
Per quanto riguarda il Meeting, che coinvolge studenti provenienti da tutta la Toscana, quest’anno l’appuntamento è fissato per il 13 dicembre nel consueto scenario del Mandela Forum di Firenze. Come ha spiegato Monica Barni, stavolta il progetto europeo del Meeting, condiviso con le istituzioni e le scuole della Regione Istria e della Regione Bassa Normandia, è dedicato al tema "Realtà virtuale, diritti concreti: i diritti umani nell'era digitale". Tre in particolare, ha detto Barni, saranno i temi toccati “con linguaggi e format nuovi per coinvolgere maggiormente i ragazzi”: l’accesso a Internet e l’uso delle nuove tecnologie, le storie di libertà nell’era digitale, l’uso consapevole della rete, le minacce e il cyber bullismo.
Numerose le domande e i suggerimenti dei commissari. Il presidente Tommaso Fattori ha sottolineato l’importanza del co-sviluppo e ha giudicato “sconcertante” l’esiguità dei fondi. “Le iniziative di cooperazione sono fondamentali per la pace e per promuovere uno sviluppo economico equo ed ecosostenibile, per debellare la povertà e favorire la lotta al terrorismo – ha detto Fattori – e i soldi a disposizione sono davvero troppo pochi”. Il presidente ha anche rilevato “il paradosso che la Toscana abbia come obiettivo principale e condivisibile quello di favorire il decentramento nei paesi in cui interviene con i propri progetti, nel momento in cui si vuole approvare una riforma costituzionale che opera un maxi riaccentramento dei poteri”. (cem) 
 
 

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