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COMUNICATO STAMPA n. 0774
Forteto: Cerza, Cisl non contraria al commissariamento
Audizione in commissione d'inchiesta, sentito il segretario regionale: "Serve pulizia estrema all'interno per salvare valore azienda. Se sarà necessario commissariamento, partiamo da lì"
16 maggio 2016
Firenze –Per risollevare l’azienda del Forteto “deve essere fatta estrema pulizia all’interno. C’è bisogno di ripartire. Ripartire da zero, cercando di salvare il valore dell’azienda il più possibile. Se per far questo sarà necessario il commissariamento, partiamo dal commissariamento”. Questa la posizione espressa dal segretario regionale della Cisl,
Riccardo Cerza, è stato sentito questo pomeriggio per chiarimenti, “soprattutto per alcune prese di posizione del rappresentante Fai-Cisl di Firenze e Prato,
Emilio Sbarzagli, che non ha dato la disponibilità a venire in commissione”, ha spiegato il presidente
Paolo Bambagioni.
Il segretario ha risposto positivamente alla convocazione della commissione, “per chiarire la posizione della Cisl su questa vicenda: la nostra missione è la tutela dei lavoratori e di conseguenza il salvataggio dell’azienda”. Tutela che, però, “non è a prescindere: quello che è accaduto al Forteto vede da parte nostra una condanna ferma, fermissima, piena fiducia nell’operato della magistratura e solidarietà alle vittime”. Tutelare i lavoratori “non vuol dire tapparsi gli occhi o la bocca. Dove ci sono violazioni le denunciamo, è questo il nostro operato quotidiano”. “Sbarzagli è andato in pensione – ha aggiunto il segretario – io sono qui per chiarire la posizione dell’organizzazione che rappresento”.
“Il nostro errore può essere stato quello di pensare di poter fare una normale azione sindacale in un luogo che era una cosa diversa da una normale azienda”, ha proseguito Cerza. “È evidente che tutto quello che è successo al Forteto è successo perché lì eravamo in presenza di una setta, non di una azienda”. L’auspicio è quello di “ripartire da una azienda sana. Da un dramma far ripartire una azienda vera, dove i lavoratori possano operare con serenità in normali condizioni di lavoro”. (s.bar)
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