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COMUNICATO STAMPA  n. 0565

 
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Europa: focus su formazione professionale

Ascoltati, nella commissione presieduta da Tommaso Fattori (Sì), i responsabili regionali. "Nei centri per l'impiego non esiste offerta. Necessario recuperare ritardo e coinvolgere il territorio che conosce esigenze tessuto produttivo in tempo reale"

 

11 aprile 2016

 

Firenze – Qualcosa si muove in tema di formazione professionale in Toscana. L’attenzione che da qualche mese la commissione Politiche europee e Affari internazionali, presieduta da Tommaso Fattori (Sì–Toscana a Sinistra), ha riservato a questo specifico tema, comincia a dare i suoi frutti trovando conferma nelle audizioni dei responsabili regionali Gabriele Grondoni, Guido Cruschelli e Maria Chiara Montomoli.
Nel corso della seduta di oggi, lunedì 11 aprile, i tre dirigenti hanno infatti dato una tempistica più dettagliata dei bandi in uscita, “alcuni annunciati più volte nel corso del 2015”, ha ricordato il presidente. Tra questi, quello strategico su nautica e logistica (destinato a inattivi, inoccupati, disoccupati, lavoratori, imprese), per 1 milione e 600mila euro in uscita entro aprile o quello multifiliera per quasi 28 milioni la cui pubblicazione è prevista per ottobre prossimo.
Lo “stimolo positivo” inseguito dalla commissione per “recuperare il ritardo
dei centri per l’impiego che da due anni – ha spiegato Fattori a margine della seduta – non hanno un’offerta per la formazione professionale finanziata dal Fondo Sociale Europeo, in particolare per le categorie più vulnerabili di disoccupati”, pare aver intrapreso la giusta direzione. “La pesante crisi economica, i numeri preoccupanti della disoccupazione e la mancanza di un’offerta formativa per i cosiddetti ‘neet’, spesso senza qualifica o diploma, e per gli over 40 usciti dal circuito lavorativo e con gravi difficoltà di ricollocazione, sono i temi su cui abbiamo concentrato gran parte della nostra attenzione”. “La decisione di Giunta n. 2 del 29 marzo scorso che ci è stata illustrata in commissione e che detta un cronoprogramma dettagliato su bandi e procedure di pubblica evidenza per dare attuazione ai programmi comunitari del ciclo 2014-2020 per l’annualità 2016, è un traguardo importante”, ha detto il presidente.
Parallelamente, però, Fattori ha sottolineato l’altro grande tema su cui l’attenzione deve “rimanere alta”. “Il coinvolgimento degli uffici territoriali è fondamentale. Chi sta sul territorio consoce le esigenze professionali in tempo reale”, ha detto ricordando come “le analisi di Irpet, quando arrivano, sono spesso fortemente datate e sconnesse dalle esigenze effettive del tessuto produttivo”.
L’istituto di programmazione economica toscana, come hanno più volte ricordato i responsabili regionali, individua le “filiere strategiche” su cui vengono disegnati bandi con “maggiori ricadute occupazionali”. È il caso, per esempio, di quello per il settore moda (oltre 3milioni) già avviato, i progetti di efficientamento energetico degli immobili sedi di imprese con priorità a favore di quelle colpite da calamità naturali e di quelle aventi sede operative esistenti nei Comuni del Parco Agricolo della Piana la cui pubblicazione è fissata a giugno (importo previsto 6milioni), gli aiuti alle micro e piccole imprese per investimenti materiali e immateriali finalizzati all’avvio di iniziative imprenditoriali innovative (oltre 1milione) previsto ad aprile, gli interventi a favore di organismi di ricerca e grandi imprese per investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale (15milioni) in uscita a giugno.
I responsabili regionali hanno inoltre ricordato ai commissari il “cambiamento, ancora in atto, nel sistema formativo toscano” a seguito del trasferimento delle funzioni e la riassunzione, da parte della Regione, della competenza amministrativa e normativa su formazione professionale e orientamento. In questo senso, è stato spiegato, la governance del sistema ha subito modifiche importanti: si è passati da un modello estremamente parcellizzato ad uno profondamente accentrato. L’elemento “forte” della nuova formazione professionale regionale è la particolare attenzione riservata all’inserimento occupazionale per cui i bandi non vengono liquidati subito per intero, ma si prevede un primo importo a processo (ossia nel periodo di formazione) e un’ultima tranche ad “effettiva occupazione”. (f.cio

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana