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Commissione istituzionale politiche europee e affari internazionali

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COMUNICATO STAMPA  n. 0314

 
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Forteto: proseguono audizioni, sentiti Landini, Barducci, Selvatici e Agostini

Nella seduta di ieri, lunedì 29 febbraio, ascoltati il parroco di Vicchio, l'ex presidente della Provincia di Firenze e i giornalisti di Repubblica e La Nazione

 

1 marzo 2016

 

Firenze – Proseguono le audizioni della commissione regionale d’inchiesta sulle responsabilità politiche ed istituzionali nella vicenda del Forteto, presieduta da Paolo Bambagioni (Pd), vicepresidenti Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) e Andrea Quartini (Movimento 5 stelle). Nella seduta di ieri, lunedì 29 febbraio, sono stati ascoltati don Giuliano Landini, parroco di Vicchio e vicario per la zona del Mugello Est, Andrea Barducci, ex presidente della Provincia di Firenze ed ex sindaco di Sesto Fiorentino, Franca Selvatici, storica cronista di giudiziaria di Repubblica, Amadore Agostini, giornalista del quotidiano La Nazione. Assente l’On Claudio Martini che sarà richiamato in una prossima seduta. Secondo quanto emerso nel corso dell’audizione, la comunità del Forteto è apparsa, al parrocodi Vicchio, quanto meno “anomala”. La “difficoltà di entrare in contatto”, una “eccessiva chiusura” e una “evidente lontananza dal resto delle attività sociali”, hanno indotto Landini a parlare di “impenetrabilità” verso quella che, da quanto dichiarato, è emersa essere una “setta e non una comunità”. Non ha invece negato una “iniziale superficialità della politica”, rispetto alla vicenda del Forteto, l’allora presidente della Provincia di Firenze, che ha tuttavia dichiarato di “non aver mai subito pressioni né a favore né contro il Forteto”. C’era, secondo Barducci, un “sostegno generalizzato” che oggi, dopo la condanna, in primo grado, anche dei due fondatori Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi, lo spingono ad affermare di “sentirsi tradito”. L’ex sindaco di Sesto Fiorentino ha rilevato di “aver considerato i rapporti istituzionali mantenuti con il Forteto, alla stessa stregua di altri”. Di uno spiccato “senso di colpa, per non aver approfondito” ha parlato Selvatici, che ha cominciato ad occuparsi del Forteto nel 1980, in occasione del primo rinvio a giudizio di Fiesoli. La storica firma di Repubblica ha ripercorso alcune delle interviste fatte ai genitori dei ragazzi andati a vivere nella comunità del Forteto, ricordando come questi ne parlassero, già allora, come di una “setta”. Selvatici ha inoltre rilevato come “nessuno, negli anni, abbia mai scritto al mio giornale o sia mai venuto in redazione per raccontare o denunciare qualcosa”. Agostini ha dichiarato ai commissari di aver scritto, nei primi anni Novanta, alcuni pezzi sul Forteto per La Nazione, giornale per cui continua a lavorare. Il giornalista ha parlato di un “dossier” sul Forteto, fatto di appunti e note anche di suo pugno che, purtroppo, è andatoperduto nel corso di un trasloco. Anche Agostini ha parlato del Forteto come di una “setta”. La commissione tornerà a riunirsi lunedì prossimo, 7 marzo, con all’ordine del giorno altre audizioni. Intanto, un gruppo di lavoro interno sta predisponendo le basi della relazione finale che, nelle intenzioni di tutti, vorrebbe essere quanto più condivisa. (f.cio)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana