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COMUNICATO STAMPA  n. 0163

 
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Piano Paesaggistico: in Aula a marzo

Battute finali per lo strumento a salvaguardia del territorio. In commissione Ambiente decisa l’ultima scadenza per la presentazione degli emendamenti. Il presidente Venturi: “Impegno a portare il Piano in Aula il prossimo 10 marzo”

 

12 febbraio 2015

 

Firenze – Il Piano di Indirizzo Territoriale (Pit) con valenza di Piano Paesaggistico, si avvia alle battute finali. In commissione Ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), è stato deciso il calendario dei lavori: entro giovedì prossimo, 19 febbraio, la presentazione degli emendamenti quindi l’invio al Consiglio per la seduta del 10 marzo.
Sul tavolo, molte questioni aperte. “La Giunta ha fatto incontri con le categorie interessate per cercare soluzioni su punti ancora controversi” ha osservato Venturi. “Per quanto attiene alle istanze portate avanti dal mondo agricolo, mi pare ci sia stato un sostanziale accoglimento delle osservazioni proposte”. “Più complicato il capitolo cave dove appare eccessiva l’assimilazione tra esistente e nuovo” ha spiegato il presidente. Secondo le osservazioni delle categorie economiche, infatti, dovrebbe essere garantita, senza particolari limiti, l’attività delle cave già esistenti, compresi gli ampliamenti. Sul nuovo, invece, si riconosce la necessità di vincoli.
D’accordo sul salvaguardare l’esistente si è detto Giovanni Ardelio Pellegrinotti (Pd) ricordando che il “legislatore si è già espresso in questo senso pur prevedendo, attraverso due strumenti, uno assolutamente innovativo cioè la valutazione ambientale, un maggior controllo”. “Vogliamo garantire le attività già in essere anche in aree Sic (Siti di importanza comunitaria ndr)” ha precisato Pellegrinotti. “Non vogliamo aprire nuove cave”. “Lavoriamo per migliorare questo strumento di tutela del paesaggio e quindi presenteremo emendamenti che vanno contro questa filosofia, che è quella del legislatore, così come assunta in sede di adozione” ha concluso.
In linea con quanto detto da Pellegrinotti anche Matteo Tortolini (Pd) che ha speso preoccupazioni per le “direttive alle schede d’ambito”. “Occorre una riflessione sul tema. Ci stiamo ponendo la domanda se cambiare il contenuto o modificare il termine”.
Alla seduta di oggi, giovedì 12 febbraio, ha partecipato anche l’assessore Anna Marson, che ha ricordato come il Piano sia in “copianificazione con il Ministero”. Sul nodo dell’impugnativa di fronte alla Consulta della legge urbanistica toscana, sollevata dal consigliere Paolo Marcheschi (FdI) e relativa a due punti (l’uno per la procedura di copianificazione delle grandi strutture di vendita, l’altro di natura edilizia), l’assessore ha informato i commissari che l’Esecutivo ha “assunto una delibera per resistere”. Decisione che ha riscosso un apprezzamento bipartisan. “La grande distribuzione ha già avuto tanto in Toscana” ha dichiarato Nicola Nascosti (Fi). “Giusto resistere con decisione”. (f.cio)

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