Promuovere le politiche giovanili regionali, rafforzare il rapporto con il territorio e sviluppare nuove sinergie per rispondere ai bisogni emergerti delle giovani generazioni. Questo l’obiettivo della proposta di legge, licenziata a maggioranza, con parere favorevole del Pd e l’astensione di Lega e Gruppo misto, questa mattina in commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).
In Regione Toscana, dal 2011 è attivo Giovanisì, il progetto che interviene a favore delle giovani generazioni, con un sistema di politiche integrate e trasversali finanziate con risorse regionali, nazionali ed europee. Con questo progetto, la Regione si pone obiettivi di carattere culturale e trasversale, quali intercettare e incidere sulla capacità di attivazione delle giovani generazioni, valorizzarne il capitale umano all'interno del sistema produttivo, creando un contesto in grado di far esprimere ai giovani i propri talenti e le proprie competenze.
La proposta di legge, che sarà all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale, individua le politiche innovative della Regione a favore dei giovani e definisce gli obiettivi da perseguire per la loro autonomia. L’atto stabilisce che i soggetti destinatari degli interventi siano i giovani di età compresa tra i sedici e i quarant’anni e si definiscono la programmazione regionale in materia di politiche giovanili, i soggetti attuatori e le funzioni della Giunta regionale nell'ambito delle politiche giovanili. Nel dettaglio, tra le funzioni principali si individuano la definizione delle strategie, il coordinamento della comunicazione, la gestione del flusso delle informazioni sulle opportunità offerte ai giovani, l'informazione sugli interventi promossi e la promozione dei processi di partecipazione giovanile.
Al fine di approfondire la conoscenza del mondo giovanile e rendere disponibili informazioni aggiornate sulla condizione dei giovani, la Regione realizza attività come la raccolta ed elaborazione dati in ambito regionale, la redazione e diffusione di specifici rapporti sulle condizioni socio-economiche dei giovani e il monitoraggio e analisi degli interventi regionali a favore dei giovani. La legge individua le politiche settoriali attuate per favorire l'emancipazione giovanile e promuove anche la partecipazione dei giovani toscani a percorsi di alta formazione e le sinergie fra alta formazione, ricerca, professioni e mondo produttivo per attuare interventi che migliorino la condizione occupazionale dei giovani.
Nell’ambito dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, la Regione intende sviluppare esperienze formative e orientative per agevolarne le scelte professionali. In tema di sostegno all'imprenditoria giovanile, la Regione favorisce le iniziative finalizzate all’innovazione tecnologica, alla transizione all’economia digitale e all’introduzione dei principi dell’economia circolare. Particolare attenzione viene rivolta anche all'avvio di nuove imprese nel settore agricolo da parte dei giovani. Non mancano interventi a sostegno dell'autonomia abitativa, della partecipazione giovanile e della promozione del servizio civile, come opportunità di cittadinanza attiva, di impegno solidaristico e di acquisizione di conoscenze e competenze. Infine, la Regione si prefigge di salvaguardare anche il pluralismo dell'offerta culturale, l'attività sportiva e la diffusione della cultura della legalità tra le giovani generazioni.
Nell'ambito della partecipazione, la Regione Toscana ha istituito il Tavolo Giovani, come strumento di partecipazione per le politiche giovanili regionali e scambio di buone prassi, mediante il dialogo tra i soggetti aderenti e le strutture della Giunta regionale. La Regione promuove anche l'organizzazione di iniziative rivolte ai giovani, finalizzate alla promozione della loro autonomia come la Giornata regionale dei giovani, con cadenza biennale.
Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana